Il Panda non si estinguerà mai.

venerdì, febbraio 15, 2008

Rocco says:

...cose legate al momento, alla caducità delle situazioni nel loro accadere, alla durata ed alla bellezza insite nel loro avvenire..."bast ca so'", appunto.

Solo per archivio, è per me non per voi.
Per ricordare un po' di saggezza e per ringraziare un amico.

martedì, febbraio 12, 2008

Assurdo cosa accadde.

Lo so, Morgan è onnipresente.
E non è bello parlare per bocche altrui.

Però è assurdo cosa accadde, e non parlo del cuore entrando nella stanza.
Assurdo ci si salvi così.
Assurdo mi senta così vivo.
Assurdo a due metri dallo schianto.
Assurdo il rispetto che sento per me.
Al di la dell'arroganza innata, non ci sono abituato.
(Lo so, da fuori non lo capite, e come darvi torto)

Dovrei farne vanto, ma in verità devo solo ringraziarti.

E non mi importa che non si capisca un cazzo di cosa ho scritto, mi basterebbe lo capissi tu.
Ma sono contento d'averlo già capito Io.

L'amore delle cose



Rispolverando...

giovedì, febbraio 07, 2008

Perchè con uno specchio filmato non mi rifletto nel televisore?


Perchè mi chiedo ancora il perchè?

lunedì, febbraio 04, 2008

Perchè certe cose cambiano, altre non cambieranno mai.

E' su questo breve assunto che si può sopravvivere a tutto?
La certezza che fortunatamente non tutto cambia, non tutto crolla, qualcosa semplicemente muta, qualcos'altro percepisce il movimento di ciò che lo circonda e ha le palle di restarsene lì fermo, qualcos'altro resta a bruciare come un cancro che non smette finchè non si è nutrito di tutto ciò che poteva distruggere(?).
E io dove mi metto? Posso starmene su una panchina a guardare, passivo, l'accadere?
E poi c'è il non posso ma Devo.

E' il motivo fondamentale per cui odio questo genere di cose, il Dovere, io che ho sempre cercato di fare molto più di quanto abbia mai dovuto, ma con il piacere di non aver mai Dovuto.
Per niente, per nessuno, se non per amore delle persone che stimo e (mi ripeto) amo e per la mia etica, forse un po' anacronistica, già al solo nominarla.

Devo salvarmi.
Devo superarlo.
Devo Essere.
Devo non dovere.

...

Ho letto di recente un bel post sull'addio (http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=152143431&blogID=353981612),
a farmi riflettere sull'errore (grazie Camilla, amica di penna, se ancora si dice così).
Continuo a vederci consolazione, quando non confondo l'addio con l'abbandono.
In un addio resta sempre un arrivederci a salvarti, nell'abbandono c'è troppa rabbia e frustrazione e vuoto e tutto ciò che non sei perchè non vuoi essere. Ma lo sei così, perchè in fondo sei un animale. E nulla o poco si salva dallo scempio di questa orribile bestia.

Mi confondo. Non sono lucido. quasi mai. Forse è ciò che mi salverà.

Sogno una vacanza da Bartleby, una vita a "preferire di no" e a pensare diosolosacosa.
Sogno di combattere una guerra santa da pezzenti, a sognare la pace che è alla fine della guerra.

E soprattutto sogno di essere ancora io con tutte le mie illusioni, le mie meravigliose ingenuità, la mia voglia di credere a babbo natale, alle fate, alla correttezza e alla dignità delle persone.
Ma sono altri anacronismi, che come mille altri andranno a dissolversi in quella bell'anestesia dell'essere adulto e vaccinato (a puttane insomma).

Perchè c'è un punto in cui la consapevolezza ti obbliga a non tornare indietro, in cui il vissuto non può riviversi e cullarsi nell'equilibrio fragile in cui si è rotto.
E ha prodotto cocci troppo piccoli per essere raccolti.

Non sarà uguale ma tornerò da me. Venderò cara la pelle.
Perchè certe cose cambiano, altre non cambieranno mai.

venerdì, febbraio 01, 2008

La mia agenzia cerca nuovi creativi..