Il Panda non si estinguerà mai.

martedì, febbraio 12, 2008

Assurdo cosa accadde.

Lo so, Morgan è onnipresente.
E non è bello parlare per bocche altrui.

Però è assurdo cosa accadde, e non parlo del cuore entrando nella stanza.
Assurdo ci si salvi così.
Assurdo mi senta così vivo.
Assurdo a due metri dallo schianto.
Assurdo il rispetto che sento per me.
Al di la dell'arroganza innata, non ci sono abituato.
(Lo so, da fuori non lo capite, e come darvi torto)

Dovrei farne vanto, ma in verità devo solo ringraziarti.

E non mi importa che non si capisca un cazzo di cosa ho scritto, mi basterebbe lo capissi tu.
Ma sono contento d'averlo già capito Io.

4 Comments:

Blogger lula said...

sai che c'è ale? si cresce. e a volte ci si innalza, nel farlo. mi sa che è davvero tutto là. al di là, molto molto al di là, dell'odio.

10:38 AM  
Blogger Alessandro Minoggi said...

E' strano perchè l'impressione che ho non è tanto di crescita, quanto di autoconsapevolezza. e amore di se. ma forse è una cosa che ha a che fare con la "crescita". Mi stupisce solo come faccio ad essere così permeabile con tutta sta "scorza". Ma non mi importa neanche tanto capirlo, mi basta viverlo (non a caso sono un artista, non un filosofo). non mi interessa rompere il giocattolo per vedere come è fatto, mi basta giocarci finchè regge i miei ritmi e ha qualcosa da dirmi.

E comunque hai ragione, l'odio non serve se non allo sfogo. E ad un pelo di autocompiacimento.

Sai che c'è Micol? La mia è una bella pellaccia. Provate a scalfirla, coglioni.

10:49 AM  
Anonymous Anonimo said...

Forse tu dimentichi perché abbiamo usato la stessa immagine e la stessa metodologia d'approccio, sebbene da due punti di vista diversi. Perché a questa definizione arrivammo insieme, passeggiando per Brera. Ricordi? Andammo pure a vedere una mostra di un tuo amico che aveva, tra l'altro, esposto un simil plastico di una città stile cartone animato di Godzilla.

10:05 PM  
Blogger Alessandro Minoggi said...

Ovviamente non l'ho scordato, come non ho scordato che abbiamo usato questo approccio in almeno un paio d'occasioni, l'ultima l'altro giorno in messenger.
Come non dimentico che la metafora di aprire il giocattolo è tua, quella del giocarci è mia.
Delle nostre conversazioni scordo solo quelle politiche perchè non ho abbastanza spazio nel mio cervello per tenerle tutte.

O il commento faceva parte delle nostre affermazioni retoriche?

Mi è sempre piaciuta la storia del giocattolo. Ci ripenso spesso. Specie quando penso a come ragionano le persone che ho davanti; certo sarebbe riduttivo portare tutto lì, ma è abbastanza esplicativo.
A proposito di quella serata in Brera, ti ricordi anche quanti litri di Jameson ci siamo tracannati? La mia memoria si ferma al primo litro..

11:02 PM  

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